
La poesia può manifestarsi sotto molti aspetti. Uno dei più puri e belli che io abbia mai avuto la fortuna di incontrare è sicuramente Clover (1997-1999) delle Clamp. Un manga che, in soli quattro brevi volumi, è riuscito ad influenzare pesantemente il mio gusto in fatto di moda e arte, lo stile di illustrazione, la mia visione del mondo e, soprattutto, dei lunapark. Ogni volta che ne vedo uno, infatti, non posso non pensare a Suu, Oluha e alla statua — di una bellezza disturbante — che la prima costruì per la seconda.
I petali son quattro di me, | trifoglio raro: | la gioia dono solo s’ogn’altro | n’è ignaro.
Sono passati quasi due decenni da quella prima lettura, e queste foto non sono che un piccolo tributo.
Fotografia — Ilaria Agabitini
Outfit — Abito: Asos | Stivali: River Island | Borsa: Gucci | Rossetto: Winky Lux
Comments